Per rispondere a questa domanda ci viene incontro la PNL, la Programmazione Neurolinguistica, disciplina nata negli anni ’70, che si prefigge di studiare il funzionamento della mente umana.

La PNL ha diversi criteri per classificare gli esseri umani; in base ad uno di questi criteri, le persone si dividono in due grandi categorie:

  • Persone Verso…: motivate al raggiungimento di un obiettivo.
  • Persone Via da…: stimolate dall’evitare una situazione spiacevole.

Queste due categorie non vogliono assolutamente dire la stessa cosa, anzi, sono l’esatto opposto l’una dell’altra.

Infatti, i primi sono orientati al risultato e faranno tutto ciò che è in loro potere per ottenerlo. Per fare un esempio, a questa categoria appartengono i grandi imprenditori, coloro che si mettono continuamente in gioco, accettando tutti i rischi su di sé, pur di raggiungere il grande sogno della loro vita.

I secondi, al contrario, vedono solo i problemi e le cose che non vanno, spesso non hanno ambizioni, e se le hanno dicono fra sé: “Tanto non ci arriverò mai!!”. L’emblema di questa categoria è l’impiegato che cerca il lavoro “sicuro”, ben sapendo che non raggiungerà mai grandi obiettivi, ma avrà quel che gli basta per vivere in tutta tranquillità e senza rischi.

Ora ti domando: i membri di quale categoria hanno più probabilità di pensare positivamente e quali di pensare negativamente?

Qualche secondo per pensarci… ma forse non ti serve neppure…

Bravissimo! Sono proprio le persone “verso” che pensano, generalmente, in modo positivo e costruttivo. Essi non vedono gli ostacoli lungo il percorso, ma solo il loro obiettivo.

Le persone “via da”, invece, pensano in negativo. Oramai hanno perso di vista il loro sogno, se mai ne hanno avuto uno, e vedono solo gli ostacoli sul loro percorso, raccontandosi mille scuse per giustificare i loro insuccessi. Dei quali credono di non essere mai i responsabili.

Dal momento che le persone della seconda categoria sono la stragrande maggioranza, puoi facilmente intuire come il negativismo regni sovrano.